Carcare, di probabile origine romana, è citata per le prime volte come Bugile, primo nucleo abitato del paese, negli anni 998-999 in due documenti con cui l’Imperatore Ottone III cede “decime” e diritti su varie località della Val Bormida al Vescovo di Savona.
Alterne e travagliate sono poi le vicende storiche: alla signoria dei Del Carretto (e per breve tempo a quella degli Scarampi) seguì la dominazione spagnola, poi il passaggio alla Repubblica di Genova e quindi alla Repubblica Ligure; dopo il dominio napoleonico e l’annessione all’Impero francese Carcare entrò nel Regno di Casa Savoia e quindi nel Regno d’Italia.
Nel novecento, accanto alle attività artigianali e commerciali, un certo dinamismo industriale ha interessato il paese ed un significativo sviluppo di aziende ha contribuito all’incremento dell’economia locale.
Il territorio di Carcare era anticamente diviso in quattro zone “il borgo di qua” (via Garibaldi detto “Plodio”), “il borgo di là” (via Castellani ovvero “Roma”), le ville e la parte inferiore di Pallare oltre alla frazione di Vispa-Carpeneto.
Degno di nota era inoltre il clima: mite e piacevolmente ventilato d’estate, freddo d’inverno, anche se le circostanti montagne contribuivano a proteggere il paese dai gelidi venti. Proprio per la dolcezza del clima, Carcare divenne una rinomata meta di villeggiatura; alcuni signori qui fecero costruire le loro ville, altri affittavano abitazioni fatte erigere dagli stessi Carcaresi.